venerdì 2 dicembre 2011

Sogno di una notte di Carnevale

Mr.Kennedy Copyright.

Mi permetto di utilizzare con molto riserbo il titolo di una bellissima commedia perfettamente riuscita del maestro Eduardo De Filippo, per discutere di una meno riuscita riguardante il rapporto dell'attuale amministrazione con il venire meno del nostro amato Carnevale.
Lunghe sono state fino ad oggi le dibattute riunioni e i vari colloqui per capire come spiegare alla città che la sua festa "principe" nell'anno 2012 non si farà.
Abbiamo assistito a continui giochi di palazzo con annessi trucchetti di scarica barile, ma adesso risulta essere tutto più chiaro Soddi un ci n'è ( forse) e quindi non sa da fà stu cannalivà.
Ma scendiamo un po più nel dettaglio. Si è parlato durante questi primi anni dell'amministrazione Bono di una possibile costituzione di un'ente che affidasse il carnevale ai privati, cosa molto logica e che avrebbe portato tanto vantaggio sia ai privati sia al comune costretto ad affrontare ingenti somme a scapito dei servizi pubblici ( sempre più carenti), ma anche codesta intenzione, purtroppo a causa delle troppe liti interne è passata in secondo piano, e ora c'è da chiedersi  e porsi due domande, ovvero, chi ne paga le conseguenze di questo mancato Carnevale? E soprattutto in che termini se ne pagheranno le conseguenze?
In primo luogo, è giusto parlare del danno economico che gli esercenti delle varie attività ne avranno specialmente in questo periodo di forte crisi economica. Ebbene si, il carnevale porta tanta possibilità di risanare i conti per le attività che aspettano con ansia i due periodi più strategici per l'anno saccense, ovvero, il ferragosto e il carnevale. Ma ci sarebbe anche da chiedersi se effettivamente il periodo estivo in una città a "vocazione turistica"  sia effettivamente così proficuo o meno, ma di certo il carnevale porta forti entrate perché tutti consumano cose da mangiare e da bere, per il tabaccaio che vende le sigarette, per poi non parlare di tutte le ferramenta che forniscono i carristi. Altro punto, quello lavorativo, il Carnevale, infatti, consente a tanti artigiani di poter lavorare e guadagnare qualcosa di più apportando la loro bravura all'interno dei capannoni ( altra nota dolente).
Dal punto di vista morale sarà di certo un brutto colpo per tutta quella gente innamorata di questa festa di coriandoli e allegria, non ci sarà più quell'enfasi e quella forte attesa che arriva fino ai giorni di natale, non ci sarà neanche la possibilità di far turismo, perché volendo o meno la principale vetrina di questa città  è sicuramente il Carnevale.
Di conseguenza, Hotel e B&B vuoti, strade vuote e Peppe Nappa?? Be forse è meglio chiederlo a lui, abbiamo infatti raggiunto una persona che di carnevale ne sa di più, Massimo Napoli il giovane saccense che ultimamente è stato al centro delle attenzioni rappresentando il Peppe Nappa malato con un video ironico e allo stesso tempo significativo per voi l'intervista di Criticamentis.

Massimo Napoli 





Criticamentis : << Massimo cosa significa per te 1 anno senza carnevale per te che lo vivi

attivamente e sotto diversi punti di vista??>>

M.Napoli : << partiamo dal presupposto che per me la parola carnevale ha molti significati sia dal

punto di vista affettivo che artistico

afferttivo perché questa festa ancora oggi riesce ad regalarmi emozioni visto che ci da l'occasione

di stare tutti insieme con l'obbiettivo del divertimento sano no inteso come momento di sballo come

qualcuno vuole fare intendere noi ci "sballamu" di colori misiche emozioni di cartapesta perché

questa festa da l'opportunità a molti artisti come me di misurarci allivello artistico culturale .>>

Criticamentis : << Bene, pensi che affidare il carnevale ai privati sia la chiave giusta per avere
una festa sicura ogni anno? >>
M.Napoli : << secondo me ci vuole una società mista che accomune il privato al pubblico il privato
è buono perchè da qul rilancio alla festa in maniera imprenditoriale perché penso che questa festa
possa diventare un volano per l'economia di questa città.>>

Criticamentis : << Quindi tu vorresti l'investimento ma non la gestione ?>>

M.Napoli : <<penso che la gestione vada data ad un privato ma che ci debba essere uncomitato di
garanzia che controlli l'operato del privato quello sia chiaro non possiamo permettere di fare ciò
che vuole con l'immagine della città.>>

Criticamentis : << Secondo te questi 120 mila euro provenienti dalla regione vanno spesi e come? >>
M.Napoli << carnevale senza carri e solo un pugno allo stomaco che questa amministrazione

potrebbe dare alla città perchè in ritorno d'immagine sarebbe pari a zero quindi non saremmo più

credibili con i tour operator con la gente che viene in questi giorni con gli investitori con la città
in genere sarebbe un danno cd'immagine che ci porteremo sulle spalle per decenni.>>

Infine abbiamo chiesto una citazione a piacere sul Carnevale a Massimo e lui ci ha accontentati con ciò :
Emozioni di cartapesta che coinvolgono i bimbi dai cinque ai 100 anni La classica parolina magica ci

trasporta in un mondo fantastico, dove l'immaginazione prende il sopravvento sulla realtà, suscitando 

emozioni e sensazioni inconsuete l'atmosfera che si respira nei giorni dedicati alla lavorazione del

carro, all'interno dei capannoni. Ed è proprio in questi luoghi che nascono nuove amicizie e intese; tra

colori e fantasia, con il sostegno di un buon bicchiere di vino, si vive un'atmosfera magica. 

Lì trovano i ragazzi che, fuggendo dalla noia quotidiana e dai pericoli della società, trovano l'atmosfera adatta 

per stimolare la loro fantasia e inventare la loro favola di cartapesta Ispirandosi a questa generale
armonia e allegria che regna nei luoghi della costruzione dei carri allegorici Ed ecco allora che, come 

per incanto, cambia lo scenario: il capannone diventa un castello in cui regnano pace e amore, il

carrista si trasforma in un mago che, in possesso della bacchetta magica, attraverso il suo lavoro,

a tanti gnomi che lo circondano, con l'aiuto cioé dei suoi collaboratori, pronunciando la

parolina magica "Abracadabra", materializza il suo desiderio. Una carrozza trainata da schiere di cavalli alati e 

guidata da Peppe 'Nnappa trascina tutti nel fantastico ed immaginario mondo carnascialesco, fatto di colori, 

musica ed emozioni. Un invito, quindi, a vivere il Carnevale come una favola che, per sei giorni, rappresenta 

un vero toccasana contro le insidie e i problemi della quotidianità. questo è il nostro mondo fiabesco, non che 

tutto ciò finisca , non può finire perchè questa festa è cultura tradizione e come ho già

detto magiaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa.

Su queste parole vi lasciamo, al prossimo articolo e ricordatevi "Cannalivali è un sogno". 



P.s Si Ringrazia sentititamente Mr.Kennedy per l'immagine rilasciata. 


 

Nessun commento:

Posta un commento