lunedì 1 ottobre 2012

Il giovane Michele Catanzaro candidato alle elezioni regionali





In tempi in cui, a tutti i livelli, la scelta dei candidati viene calata - e talvolta imposta - dall’alto, tengo a sottolineare, con orgoglio, che invece la mia candidatura è stata voluta dal basso e cioè dal gruppo di giovani di ogni provincia con cui anni fa all’Università di Palermo ho iniziato un percorso che mirava e mira a dare fiducia alle nuove generazione e a rinnovare la classe dirigente in Sicilia”.
Si presenta così Michele Catanzaro, 31 anni, di Sciacca, candidato, nel collegio di Agrigento, alla elezioni regionali nella lista Cantiere Popolare, simbolo con il quale nel recente passato ha ottenuto, senza promesse e compromessi ma con franchezza ed entusiasmo, egregi risultati alle elezioni amministrative in diversi comuni della provincia. Una rivoluzione di pensiero e di azione che, dopo l’Università e gli Enti Locali, adesso si punta ad avviare in seno all’Assemblea Regionale Siciliana e alla Regione.
E’ arrivato il momento - sottolinea Catanzaro - di sfatare il mito dei ragazzi siciliani che se ne stanno con le mani in mano, subendo inermi la fase di preoccupante declino che affligge la loro terra. Abbiamo le capacità e la determinazione per dire la nostra, per cercare di cambiare rotta, per ridare dignità alla Sicilia e alla sua gente, da troppo tempo costretta, nonostante le enormi potenzialità della regione, a fare i conti con povertà, disuguaglianza e malaffare. E lo vogliamo fare percorrendo il binario della lotta agli sprechi, dello sviluppo sostenibile, dell’equità sociale”.
Una candidatura, quella di Michele Catanzaro, che rappresenta una autentica rottura col passato. Non fosse altro perché trattasi di un giovane che, per la prima volta, tenta di dare il suo contribuito in seno alle istituzioni pubbliche. Al quale, quindi, al contrario di altri soggetti nuovamente in corsa per un posto all’ARS, non si può certo addebitare lo sfacelo economico-sociale che sta interessando la Sicilia.
E’ giunto il tempo - rimarca Catanzaro - che alle nuove generazioni sia data l’opportunità di far vedere cosa sono in grado di fare. Chi in passato ha avuto la sua di possibilità, l’ha sprecata e adesso deve farsi da parte. Basta con il poltronismo, il clientelismo, il pressapochismo, l’immobilismo. Serve freschezza di idee, serve pragmatismo, serve innovazione, serve passione, servono donne e uomini che hanno realmente a cuore la Sicilia. Allo stesso tempo, però, il popolo siciliano deve mostrare serietà e maturità. Da tempo sollecita un rinnovamento. Ebbene, questa è l’occasione per ottenerlo. Il mio appello è rivolto ai giovani, ma non solo. Perché non c’è cosa più bella, per una mamma e un papà, per un nonno e una nonna, di veder il proprio figlio o il proprio nipote, realizzare, dopo aver fatto tanti sacrifici, i propri sogni. E purtroppo in Sicilia è diventato difficile perfino sognare. Ecco perché ho deciso di accettare questa sfida per il cambiamento. A me stesso, ai miei coetanei e alle loro famiglie dico: torniamo a sognare e soprattutto TORNIAMO A SORRIDERE…”.


segreteriamichelecatanzaro@gmail.com
www.michelecatanzaro.it            

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